
«Il presupposto fondamentale sul quale riposa la comprensione teologica della Bibbia è l’unità della Scrittura, ed a tale presupposto corrisponde come cammino metodologico l’analogia della fede, cioè la comprensione dei singoli testi a partire dall’insieme. Il testo conciliare aggiunge un’ulteriore indicazione metodologica. Essendo la Scrittura una cosa sola a partire dall’unico popolo di Dio, che ne è stato il portatore attraverso la storia, conseguentemente leggere la Scrittura come un’unità significa leggerla a partire dal Popolo di Dio, dalla Chiesa come dal suo luogo vitale e ritenere la fede della Chiesa come la vera chiave d’interpretazione. Se l’esegesi vuole essere anche teologia, deve riconoscere che la fede della Chiesa è quella forma di “sim-patia” senza la quale la Bibbia resta un libro sigillato: la Tradizione non chiude l’accesso alla Scrittura, ma piuttosto lo apre; d’altro canto, spetta alla Chiesa, nei suoi organismi istituzionali, la parola decisiva nell’interpretazione della Scrittura. È alla Chiesa, infatti, che è affidato l’ufficio di interpretare autenticamente la parola di Dio scritta e trasmessa, esercitando la sua autorità nel nome di Gesù Cristo.»
Papa Bento XVI, Roma, 26 de Outubro de 2009
Papa Bento XVI, Roma, 26 de Outubro de 2009
Para mim, escrito em chinês teria mais interesse !....
ResponderEliminarHeráclito de Éfeso (sev V aC)
ResponderEliminar«para Deus tudo é belo, bom e justo,mas os homens encotram imperfeições em tudo»
«os porcos alegram-se no estrume»
"e ritenere la fede della Chiesa come la vera chiave d’interpretazione"
ResponderEliminarSem dúvida